Golden Retriever del Lago di Vico

mercoledì 25 giugno 2008

I 3 PESCE-CANI

E vai, si è aperta la stagione balneare al lago !

La prima a buttarsi è stata Mousse, non vedeva l’ora dopo una lunga convalescenza.

Purtroppo a gennaio si è rotta il legamento crociato del ginocchio e dopo l’operazione ha passato vari mesi di inattività. Risultato: aumento di peso, muscolatura sparita, umore triste e abbacchiato. Per farla tornare come nuova il nuoto è l’ideale. Ho cominciato con pochi minuti per poi aumentare fino a mezz’ora e spero che alla fine dell’estate la sua zampa sia a posto e muscolosa come prima. Quanto all’umore, già dopo la prima nuotata era nettamente migliorato…

Anche Ciak ha bisogno di nuotare. Data l’età – 11 anni – per prevenire problemi di artrosi il nuoto è importante. E se lui non ha più molta voglia di fare passeggiate, appena apro il cancello del lago corre e si lancia in acqua. Ormai da un paio d’anni nuota tenendo il corpo in diagonale, le zampe posteriori hanno meno forza e quindi devo accorciare la durata delle sue nuotate.

Jazz ci ha messo un po’ prima di buttarsi…

Aveva il lago a disposizione e i parenti come esempio, ma ha dovuto pensarci su qualche mese… forse solo aspettando che l’acqua diventasse più calda ! Poi ha superato la “prova di galleggiamento” e dopo la prima nuotata ormai non lo ferma più nessuno…

Tra i miei pesce-cani ci sono delle differenze, per quanto riguarda il “senso del nuoto”.

A Ciak piace nuotare, passare nel canneto, afferrare le gocce d’acqua.

Per Mousse il solo scopo di stare in acqua è prendere e riportare la palla. Ma lei è una maniaca del riporto anche a terra, non farebbe altro tutto il giorno ! Se smetto di lanciarle la palla brontola e smette di nuotare…

Anche a Jazz piace nuotare, afferrare le canne che galleggiano sul lago, prendere il riportello. Sta imparando il riporto a terra, ma in acqua è ancora all’abc. Vedendo gli altri retriever, come Petra, ecco come si comporta:

avvicinamento al riportello

preso !

Dai, lo riportiamo insieme ?

La stessa cosa succede con Mousse e anche peggio perché adesso Jazz nuota più veloce di lei e arriva prima al riportello. Ma poi non me lo porta, si nasconde nel canneto, non lo fa prendere a Mousse… insomma, devo fargli fare il bagno da solo per togliergli questo comportamento da “dispettoso” e rinforzare il riporto.

Leggendo nelle caratteristiche di questa razza che amano l’acqua, si giunge alla rapida conclusione che qualsiasi Golden sia un provetto nuotatore. E quando poi il cane non si butta gioioso appena viene portato al mare, ci si sorprende e magari lo si guarda anche storto… ma sarà un vero Golden ?!?!

Con i miei Golden ho visto un diverso approccio all’acqua. Non li ho mai forzati a nuotare, ho aspettato che decidessero se e quando era arrivato il momento. Ciak e Jazz ci hanno messo un po’ di tempo, invece a Mousse è piaciuto subito nuotare. Certo loro hanno la fortuna di avere il lago a disposizione, di poter familiarizzare gradualmente con l’acqua, mentre magari certi Golden di città possono nuotare poche volte all’anno…

Per insegnare ad un retriever a nuotare si possono usare vari metodi:

- fare il bagno con lui e vedere se ci segue

- lanciargli un riportello

- fargli vedere altri cani che nuotano

- provare ad invogliarlo con un biscotto

- utilizzare l’aiuto al galleggiamento

Non è affatto una buona idea dare per scontato che un cane sappia nuotare e magari buttarlo in acqua dal gommone.. è uno di quei metodi molto diffusi un tempo che spero davvero nessuno usi più !

E poi non bisogna dimenticare che i Golden sono cani da palude. Quindi i primi tentativi è meglio farli in un lago e non al mare, in acque tranquille e ferme e non agitate dalle onde.

E se poi, nonostante i tentativi e gli incitamenti, al vostro retriever non piace nuotare, non bisogna restarci male o pensare che sia un Golden “difettoso”. Per fortuna non li fanno con lo stampino e non sono tutti uguali… che sia o no un pesce-cane, godetevi la vacanza con lui !

BUONA ESTATE A BIPEDI E QUADRUPEDI !

mercoledì 4 giugno 2008

Attivazione Mentale: Mousse e i cilindri


Nel gioco dei cilindri Mousse ha adottato una tecnica diversa da quella di Ciak.
Niente di strano, data la diversità dei carattere e del loro diverso rapporto con il cibo.
Ciak non è mai stato molto attratto dal cibo, è schifiltoso e certo non si fa corrompere da un biscotto, se non vuole fare qualcosa.
Mousse mangerebbe tutto il giorno, l’odore del cibo le fa perdere la testa, per un biscotto farebbe qualsiasi cosa.
Quindi mentre Ciak si è messo a ragionare su come arrivare al biscotto, Mousse ha fatto così:



Mousse va a colpi di muso e non ci pensa proprio a sollevare i cilindri con la bocca
come faceva Ciak.



Musate e qualche tentativo con le zampe. Cerca di prendere in bocca i cilindri, ma rinuncia subito.



Ci sono state lunghe pause tra un cilindro e l’altro e ogni tanto è venuta verso di me in cerca di aiuto. Ha scodinzolato per tutto il tempo, ma anche dato qualche segnale di stress.



Dopo aver preso a musate i cilindri, l’ultimo decide di sollevarlo !
A differenza di Ciak, calmo e metodico, Mousse sembra andare più con l’istinto che con il ragionamento. Ma è il suo frenetico modo di affrontare qualunque cosa, dal mangiare al riportare, dal nuotare al correre. Continuare a proporle i giochi di Attivazione Mentale la sta lentamente aiutando a ragionare con un po' di calma.