E vai, si è aperta la stagione balneare al lago !
La prima a buttarsi è stata Mousse, non vedeva l’ora dopo una lunga convalescenza.
Purtroppo a gennaio si è rotta il legamento crociato del ginocchio e dopo l’operazione ha passato vari mesi di inattività. Risultato: aumento di peso, muscolatura sparita, umore triste e abbacchiato. Per farla tornare come nuova il nuoto è l’ideale. Ho cominciato con pochi minuti per poi aumentare fino a mezz’ora e spero che alla fine dell’estate la sua zampa sia a posto e muscolosa come prima. Quanto all’umore, già dopo la prima nuotata era nettamente migliorato…
Anche Ciak ha bisogno di nuotare. Data l’età – 11 anni – per prevenire problemi di artrosi il nuoto è importante. E se lui non ha più molta voglia di fare passeggiate, appena apro il cancello del lago corre e si lancia in acqua. Ormai da un paio d’anni nuota tenendo il corpo in diagonale, le zampe posteriori hanno meno forza e quindi devo accorciare la durata delle sue nuotate.
Jazz ci ha messo un po’ prima di buttarsi…
Aveva il lago a disposizione e i parenti come esempio, ma ha dovuto pensarci su qualche mese… forse solo aspettando che l’acqua diventasse più calda !
Poi ha superato la “prova di galleggiamento” e dopo la prima nuotata ormai non lo ferma più nessuno…
Tra i miei pesce-cani ci sono delle differenze, per quanto riguarda il “senso del nuoto”.
A Ciak piace nuotare, passare nel canneto, afferrare le gocce d’acqua.
Per Mousse il solo scopo di stare in acqua è prendere e riportare la palla. Ma lei è una maniaca del riporto anche a terra, non farebbe altro tutto il giorno ! Se smetto di lanciarle la palla brontola e smette di nuotare…
Anche a Jazz piace nuotare, afferrare le canne che galleggiano sul lago, prendere il riportello. Sta imparando il riporto a terra, ma in acqua è ancora all’abc.
Vedendo gli altri retriever, come Petra, ecco come si comporta:
avvicinamento al riportello
preso !
Dai, lo riportiamo insieme ?
La stessa cosa succede con Mousse e anche peggio perché adesso Jazz nuota più veloce di lei e arriva prima al riportello. Ma poi non me lo porta, si nasconde nel canneto, non lo fa prendere a Mousse… insomma, devo fargli fare il bagno da solo per togliergli questo comportamento da “dispettoso” e rinforzare il riporto.
Leggendo nelle caratteristiche di questa razza che amano l’acqua, si giunge alla rapida conclusione che qualsiasi Golden sia un provetto nuotatore. E quando poi il cane non si butta gioioso appena viene portato al mare, ci si sorprende e magari lo si guarda anche storto… ma sarà un vero Golden ?!?! Con i miei Golden ho visto un diverso approccio all’acqua. Non li ho mai forzati a nuotare, ho aspettato che decidessero se e quando era arrivato il momento. Ciak e Jazz ci hanno messo un po’ di tempo, invece a Mousse è piaciuto subito nuotare. Certo loro hanno la fortuna di avere il lago a disposizione, di poter familiarizzare gradualmente con l’acqua, mentre magari certi Golden di città possono nuotare poche volte all’anno…
Per insegnare ad un retriever a nuotare si possono usare vari metodi:
- fare il bagno con lui e vedere se ci segue
- lanciargli un riportello
- fargli vedere altri cani che nuotano
- provare ad invogliarlo con un biscotto
- utilizzare l’aiuto al galleggiamento
Non è affatto una buona idea dare per scontato che un cane sappia nuotare e magari buttarlo in acqua dal gommone.. è uno di quei metodi molto diffusi un tempo che spero davvero nessuno usi più !
E poi non bisogna dimenticare che i Golden sono cani da palude. Quindi i primi tentativi è meglio farli in un lago e non al mare, in acque tranquille e ferme e non agitate dalle onde.
E se poi, nonostante i tentativi e gli incitamenti, al vostro retriever non piace nuotare, non bisogna restarci male o pensare che sia un Golden “difettoso”. Per fortuna non li fanno con lo stampino e non sono tutti uguali… che sia o no un pesce-cane, godetevi la vacanza con lui !
BUONA ESTATE A BIPEDI E QUADRUPEDI !