Golden Retriever del Lago di Vico

mercoledì 7 novembre 2007

Dal primo cane ad oggi

So di aver ereditato la passione per cani & gatti da mia madre, Luciana.


Dedico a lei questo blog,
ora che non può più vedermi in loro compagnia.

Il mio primo cane fu un cocker biondo, quando ero adolescente. Quel primo cucciolo, purtroppo, lo persi subito. Doveva avere 3 mesi quando un giorno lo portai a spasso vicino a casa. Lo tenevo al guinzaglio e non so perché decisi di scioglierlo. Rivedo il marciapiede, la strada che curva a sinistra, lui che corre felice e sparisce dietro la curva, poi uno stridio di freni e un botto...



E' un ricordo che fa ancora male, il primo impatto con la morte, il senso di colpa per quello stupido errore che aveva fermato brutalmente la corsa di quel cucciolo e la mia allegria.
Non ricordo cosa successe subito dopo. Non vidi il cucciolo investito dall'auto, ma mi ritrovai nel salotto di casa, accecata dalle lacrime, mentre mia madre ripeteva "ne prendiamo un altro".

E infatti arrivò WHISKY, un altro cocker biondo e con lui l'adolescenza passò tra giochi e coccole. Lo portavo a correre nei parchi romani, in vacanza al mare e in montagna, gli raccontavo i miei problemi, sentendolo come un amico importante e fidato.
Quando tornavo da scuola ed entravo in casa, correva a prendere la prima cosa che trovava - uno straccio, un giornale, una scarpa - e mi girava intorno guaendo di felicità, mentre gli ripetevo "bello Whisky !".

Restò a vivere nella casa dei miei genitori, quando la lasciai dopo il liceo.
Morì di vecchiaia quando ormai ero lontana e non lo vedevo da anni. La notizia arrivò con una telefonata di mia madre e al dolore si unì la tristezza di non averlo salutato per l'ultima volta e la certezza che con lui moriva anche la mia parte bambina.

Il mio terzo cane lo chiamai MICIA.
Era una giovane femmina che si aggirava sotto la casa dove vivevo da sola. La trovavo sempre la sera, quando parcheggiavo, si avvicinava amichevole e dopo qualche giorno fu impossibile resistere alla tentazione di portarla a casa.

Micia era buona e simpatica, ma non sopportava la vita casalinga. La portavo a correre, al mare, con me al lavoro, ma lei smaniava ed era contenta solo quando si ritrovava per strada.
Siamo state insieme per un anno, poi dovetti arrendermi all'evidenza; con me non era felice. Fu mia madre a trovare degli amici con casa in campagna, che la accolsero con gioia.
Non seppi più niente della dolce Micia, ma spesso pensavo a lei, mentre la vita mi portava lontano e il lavoro senza orari e girovago mi negava la possibilità di avere un altro compagno a quattrozampe.



























Fu solo quando andai a vivere in campagna che il desiderio si riaccese e fu realizzabile nel migliore dei modi.
Da quando presi in braccio CIAK, nel 1997, mi sentii finalmente "completa", come se senza un cane mi mancasse una parte di vita.

E in dieci anni sono arrivata al mio branco di 3 golden,
triplicando gioia e allegria.


2 commenti:

  1. Anonimo5:56 PM

    Mi piace davvero molto il tuo blog,capisco in pieno ciò che hai provato... fin da quando sono piccola ho avuto cani,prima una dolcissima simil-alano adottata a pochi mesi, morta a più di 12 anni, la mia Sasha; ho avuto un boxer bellissimo,figlio di campioni ma per gli amici era semplicemente Max, una settimana prima dell'appuntamento con il veterinario per tatuarlo,Max ha deciso di scoprire cosa c'era dietro quel cancello blu, a qualcuno è piaciuto quel musetto schiacciato con gli occhi dolci...annunci,volantini,milioni di telefonate, nulla è servito per ritrovare Max. Per un lungo periodo sono stata senza animali poi un desiderio ha preso vita,un cucciolo di alano ha fatto capolino da una cesta con una coperta rosa!! eh si Fantomas era entrato a far parte della mia vita, ho amato quel cane più di qualsiasi altro! ero più grande,quindi l'ho vissuto con più maturità,era lui che aspettava guardando giù da quell'alto balcone che io scendessi dall'autobus e lo chiamassi! era sempre lui che la sera quatto quatto saliva sul mio letto e si faceva spazio per stare più comodo, era sempre lui che la domenica mattina mi svegliava con i baci perchè doveva fare pipì!qualche tempo dopo l'allevatrice di Fantomas diventò la compagna di mio padre,quindi mi ritrovai a vivere con 3 alani... il mio Fantomas, suo padre Breaveheart e una zia di nome Dream, subito pensammo alle conseguenze di avere due maschi adulti in casa, ma loro non crearono mai problemi Heart era il leader ma Fantomas era il padrone del mio letto e solo a lui era permesso di salirci su! ricorderò per sempre l'intelligenza e la complicita che avevano quei 3 giganti,si coprivano i pasticci l'un l'altro! una volta,andai ai giardinetti con la mia sorellina di 3 anni e mezzo, che teneva senza problemi al guinzaglio il buonissimo e pazientissimo Heart,mi misi a chiacchierare con degli amici e ....lei era sparita,c'era tanta gente,ma poco più in là c'era la strada... mi venne in mente solo una cosa: chiamare Heart,così urlai forte il suo nome e dopo un minuto eccolo lì il mio eroe che solo camminando si trascinava una bimba che neanche correndo riusciva a stargli dietro!!! ringraziai il cane e rimproverai la bimba,sapete cosa mi rispose? "devi sgridare lui!io ero in fila per l'altalena e lui mi ha trascinato qui senza che io gli dicessi nulla" che faccia tosta!!! Solo ora che sono alle prese con un meticcio adotatto al canile a maggio mi rendo conto di quanto quei bestioni fossero educati ed equilibrati! con Yo ho sbagliato dall'inizio! è viziatissimo da me e dal mio compagno! credo che per chi ama gli animali,averne uno al proprio fianco renda la vita completa così come un figlio per una coppia. scusate la lunghezza ma anche solo scriverne mi emoziona. dopo questa interminabile serie di parole vorrei avere se possibile il sito della casa vacanze o una mail attraverso la quale contattarti e magari prenotare un soggiorno,grazie in anticipo Sara

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  2. Se visiti il mio blog ci trovi un post con la storia dei miei cani, bello il tuo blog, ciao.

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