Golden Retriever del Lago di Vico

mercoledì 30 luglio 2008

Mousse e il Riporto

Mousse ha mostrato passione per il riporto fin da cucciola e prima di qualsiasi addestramento. Le piaceva portare in bocca i giochi, ma non qualsiasi oggetto. Non è mai stata come quei Retriever che ti portano di tutto…

Così non è stato difficile insegnarle a correre verso la palla, prenderla, riportarmela e darmela. Ha capito subito che doveva riportarmela per continuare il gioco e quindi non c’è stato bisogno dei sistemi che si usano per far tornare il cane (per esempio, correre nella direzione opposta)

Lei riporta per puro divertimento, non solo per obbedire ad un comando. E’ un gioco che potrebbe fare tutto il giorno… ma quando decido che basta, non insiste. E meno male, perché tanti appassionati di riporto per far continuare il gioco abbaiano e non lasciano più in pace il loro bipede.

Al di là del gioco, il lavoro sul riporto è proseguito insieme agli altri cani dell’ANUCSS. E così ha imparato i comandi "cerca" e "porta", a restare ferma mentre si lanciavano i riportelli, a guardare gli altri cani al lavoro, a seguire le direzioni.

Il riporto e il cerca vengono usati spesso nelle Attività di Pet Therapy. Insegnare ad un paziente a farsi riportare il gioco dà grande soddisfazione e Mousse fa divertire tante persone con la sua instancabile passione. Nascondere un oggetto e stare a guardare mentre il cane lo cerca è divertente e suscita l’entusiasmo nei pazienti per la bravura del cane.

Naturalmente anche in acqua Mousse non si tira indietro. Anzi, se non lancio qualcosa neanche nuota. Quindi la giornata balneare prevede...

Guarda il video !

La sua passione per il riporto mi è stata utile per la fisioterapia alla zampa operata. Mousse si è rotta il crociato del ginocchio nel gennaio 2008; e dopo l’operazione, ci sono stati lunghi mesi di inattività e brevi passeggiate. Ma appena l’acqua del lago si è riscaldata l’ho fatta nuotare lanciandole la palla, pochi minuti all'inizio e poi man mano fino a mezz’ora. Era importante farle tornare la muscolatura, farla dimagrire e anche divertire dopo tutti quei mesi tristi...

Sapevo che negli esercizi di fisioterapia in piscina si fa nuotare il cane anche “sotto sforzo” e così mi sono inventata un sistema... Guarda il video

Questo esercizio glielo faccio fare per 5’, a giorni alterni. Ma quando Mousse sarà tornata in forma e muscolosa, mi farò portare su e giù per il lago anche tutto il giorno...

Insomma, sono o no una grande Retriever ?!

Più che altro sei una “maniaca della palla" !

Mousse non ha mai partecipato a gare né è andata a caccia. Non mi interessa la competizione e sono contraria alla caccia. Per alcuni appassionati di Retriever questo è un limite; sono cani da caccia e "devono" cacciare. Per me invece è limitante viverli solo come riportatori di prede e preferisco il lato ludico del Riporto.

Spesso Mousse si addormenta con la palla in bocca e la prima cosa che fa, quando si sveglia, è cercarne una. Non ha la stessa passione per tutti i giochi; i vari pupazzi di gomma li riporta, certo, ma quando vede la palla la sua eccitazione aumenta. Tanto che nelle Attività di Pet Therapy, soprattutto quelle svolte al chiuso, non uso la palla per contenere un po' il suo entusiasmo.

Allora, che aspetti a tirare la palla ?!?!

mercoledì 23 luglio 2008

1 anno a tempo di Jazz

Jazz è nato il 24 luglio 2007, è arrivato a casa in ottobre. Ad accoglierlo – con le dovute riserve – babbo Ciak, la sorellona Mousse e la micia Tris. A lui tanta compagnia è piaciuta subito, ma ha anche capito in fretta che doveva un po’ frenare il suo entusiasmo…

Ciak l’ha accolto con il suo solito modo di fare, tra lo snob e l’annoiato.

Mousse gli ha fatto subito vedere i denti, tanto per mettere in chiaro chi comandava.

Alla micia Tris non è piaciuto per niente !

Non è stato un cucciolo difficile; mangiava con gusto, mi faceva dormire di notte, non era vandalico in casa mentre in giardino qualche pianta ci ha rimesso…

2 mesi

I primi tempi Jazz seguiva e copiava Ciak. Lui ha man mano perso l’atteggiamento snob e l’ha degnato di qualche giocosa attenzione.

Così come aveva fatto con Mousse, si è adattato bonariamente a questo nuovo cucciolo e gli ha anche permesso – un vero onore ! – di dormire vicino a lui. E ha conquistato in fretta anche Mousse, che in genere non ama giocare con gli altri cani.

Presto sono cominciati gli incontri di socializzazione con altri cuccioli, organizzati da Nella Pellegrino. Jazz era contento di giocare con altri cani, ma fin da subito ha mostrato una netta tendenza a montarli tutti, maschi e femmine senza distinzione.

Questo con i cuccioli della sua età… Ma quando un giorno Nella gli ha fatto conoscere un terranova adulto, questa è stata la reazione

Così ha conosciuto cani di varie razze, cuccioli e adulti, rafforzando la sua conoscenza della comunicazione canina e il corretto modo di rapportarsi con gli altri. Ha capito con chi poteva scatenarsi e chi doveva rispettare.

3 mesi

Anche Ciak e Mousse sono stati degli ottimi insegnanti con lui e mi hanno aiutato nell’educazione. Insegnargli il “seduto”, per esempio, è stato facilissimo; appena facevo vedere i biscotti agli altri 2 e si mettevano seduti, Jazz si sedeva subito.

Mousse è diventata la sua compagna di giochi preferita, scatenata e paziente. E lo teneva occupato dandomi la possibilità di fare altro e non era poco visto che con 3 cani il tempo libero si restringeva sempre più.
4 mesi

L’approccio con il lago è stato lento… curiosità e timore mentre metteva le zampe in acqua e annusava tra il canneto. La sua trasformazione da cane a pesce-cane è raccontata nel post “Golden in acqua: Jazz”

Tra incontri di socializzazione e passeggiate nei boschi, aumentavano le amicizie canine di Jazz.

Petra, la Labrador di Nella, è stata sin dall’inizio un’ottima compagna di giochi. E ha in parte sostituito Mousse quando si è rotta il crociato del ginocchio e Jazz non ha più potuto giocare con lei.

5 mesi

Tanto divertimento, ma anche un po’ di scuola ! L’educazione è iniziata subito e non è stato difficile insegnargli i comandi di base. Ho cominciato presto anche con il riporto e il cerca. E poi lo abituavo ad ambienti diversi, giri in paese tra rumori di auto e folla, spostamenti in macchina, visite ad amici. Era evidente che gli piaceva stare con le persone, ma odiava le auto !

6 mesi

Nel frattempo era stato finalmente accettato dalla micia Tris e riusciva anche a giocare con lei, facendosi rincorrere o rincorrendola. E con Ciak e Mousse andava molto d’accordo; ogni tanto tendeva fare il prepotente, rubando i loro giochi, a volte si beccava un ringhio e a volte lo lasciavano fare.

7 mesi

Jazz ha continuato a guardare il lago da lontano e a bagnarsi solo le zampe. L’esempio di altri cani nuotatori o il lancio di palline non sono serviti a convincerlo a tuffarsi e non ho mai insistito.

8 mesi

Ha già l’aria di un “cane serio” e in certe espressioni è identico a Ciak. Nel carattere sembra un mix tra Ciak e Mousse; calmo e allegro, riflessivo e coccolone. Per ora l’ho definito “la versione estroversa di Ciak” !

9 mesi

Continua la sua preparazione per poter lavorare nelle attività di Pet Therapy. Lo porto al campo dell’ANUCSS per familiarizzare con l’ambiente e gli utenti e per addestrarlo nell’agility. E poi partecipiamo ad un incontro con le scuole, andiamo in un Centro di Riabilitazione Psico-Motoria. E’ ancora presto per farlo lavorare, ma è importante farlo abituare a varie situazioni, ambienti e persone. E valutare come reagisce, osservando il suo grado di interesse o di stress.

10 mesi

Evviva, finalmente si è tuffato ! Dopo averci pensato su un po’, ha capito come si fa a nuotare e gli è piaciuto molto ! D’altra parte, avendo il lago a disposizione e dei parenti grandi nuotatori, mica poteva evitare di diventare pesce-cane anche lui…

11 mesi

E’ molto espansivo e non è stato facile insegnargli a non saltare addosso a chiunque per slinguazzarlo dappertutto. E’ prudente e ancora un po’ fifone, anche se fa lo spavaldo abbaiando a qualsiasi cosa “strana”. Dimostra voglia di fare e imparare, ma non lo corrompi facilmente con un biscotto se non vuole far qualcosa…

1 anno

Ecco, oggi abbiamo tagliato il 1° traguardo !

E festeggio il 1 anno del mio Trio, circondata da 3 code scodinzolanti !

martedì 22 luglio 2008

Golden & Labrador: il gioco

Jazz ha conosciuto Petra quando aveva 2 mesi e lei 1 anno e mezzo. Si sono piaciuti subito e giocavano spesso. Ma più che un gioco sembrava un incontro di boxe...
Eccola, sta arrivando...
è Petra
un ciclone di Labrador che mette ko
il piccolo Jazz
Ti sei fatto male ?
No, però sei manesca...
Ma dai, solo qualche zampata...
Ma sembra un uppercut... Dai, ricominciamo ! Ma sono già per terra !!!
Allora ho vinto anche il 2° round !

lunedì 21 luglio 2008

I colori del Golden

Un Golden lo si immagina “dorato” , ma in realtà il colore del suo pelo può variare. Per lo standard della razza deve essere: “Qualunque tonalità dal color oro al crema. Non deve essere rossiccio ne marroncino. Si ammette la presenza di qualche ciuffo bianco solo sul pettorale.” (fonte: Golden Retriever Club Italiano)

Ci sono Golden “pale cream” che sembrano quasi bianchi, mentre i Golden americani tendono ad essere più scuri.

Golden americano - Golden inglese

I miei 3 Golden hanno tonalità di colore diverse: Ciak il più chiaro, Jazz biondo, Mousse biondo più scuro.

Il colore dipende in parte da quello dei genitori, ma anche dei nonni e bisnonni. Non è detto che da 2 Golden "panna" nascano tutti cuccioli panna. Ciak e Emma, genitori di Jazz, sono entrambi biondo chiaro, i loro 9 cuccioli erano di tutte le sfumature, dal panna al dorato.

Anche nella cucciolata di Ciak e Pepita,i loro 10 figli avevano sfumature di colore molto diverse.

Per sapere di che tonalità di biondo sarà il nostro Golden bisogna guardare il colore delle orecchie del cucciolo.

Panna o crema, biondo e dorato, l’importante è sapere che il colore non è la prima cosa da guardare, quando si sceglie un cucciolo. Non bisogna andare dall’allevatore e dire “Ne voglio uno biondo !”, sono altre le caratteristiche fondamentali, estetiche e caratteriali, a cui prestare attenzione.

E poi sapere che tutto quel morbido e lucente pelo va spazzolato spesso ! Ma non lavato troppo con lo shampoo, perché il loro pelo si rovina. I Golden sono “autopulenti”, nel senso che anche se si rotolano in una pozzanghera o si imbrattano di fango, una volta asciutti la terra scivola via dal loro pelo e tornano come nuovi…